Le radici del territorio, le auto storiche e il Tricolore. Nasce da questi tre valori di pura italianità il nuovo messaggio che Stefano Ricci lancia al mondo della moda. Confermando l’area fiorentina come proprio terroir esteso oggi al Mugello, trait d’union tra la sede produttiva di Fiesole e la tenuta privata di Poggio ai Segugi. Consolidando l’heritage familiare che vive anche di una collezione di rari esemplari di automobili preferibilmente anni 50. E permeando il tutto con i colori dell’Italia.

"Quando abbiamo pensato alla nuova collezione – dichiara Filippo Ricci, Direttore creativo di Stefano Ricci S.p.A. – ci siamo posti come obiettivo quello di immaginare l’uomo cosmopolita immerso nella velocità di un dinamico presente. Elegante in ogni momento della giornata, vestito di una qualità senza compromessi, padrone di se stesso. Ho pensato al Mugello, una terra che sentiamo nostra. Ho voluto osare un abbinamento con l’Autodromo internazionale del Mugello e con la velocità. Il richiamo, indiretto, è un tributo al messaggio intrinseco del Futurismo che pure si sviluppò nella piazze fiorentine. Ho cercato tra le immagini del ‘nuovo vento’, della velocità. Marinetti nel suo Manifesto del Futurismo parlava di ‘un automobile da corsa, un automobile ruggente. Ho ripensato a quando Giordano Bruno Guerri mi ha fatto riflettere sulla lettera che Gabriele d’Annunzio scrisse a Giovanni Agnelli esortandolo alla definizione femminile di un’automobile. E in questo nostro percorso di italianità la scelta del Mugello ha trovato il proprio coronamento".

Il fascino assoluto della velocità. Il dinamismo dell'oggi e la simultaneità col futuro. Una vita veloce, che ricorda il lampo del Futurismo di Giacomo Balla e Umberto Boccioni, per l'uomo di oggi che cerca un'eleganza grintosa quanto discreta, una raffinatezza che si rivela più nei dettagli che nella troppo facile apparenza. Per un lusso che si svela lentamente, anche al tatto, sempre più consapevole del valore della qualità, della tracciabilità del vero Made in Italy e del fatto in Italia, dell'esaltazione della sartorialità e della manualità che rende unico lo stile di Stefano Ricci.

Per l'autunno-inverno 2018-19 la collezione esalta il dinamismo e l'appeal dell'Autodromo Internazionale del Mugello, un Circuito di bellezza stellare dove nei 5245 metri di pista su 15 curve vibra il mistero della corsa e lo "specchio" dell'automobile d'epoca con l'appassionato che la guida. Un uomo che è ancora capace di sognare, con la velocità della vita e del pensiero che scandisce il suo tempo. Dallo sportswear più esclusivo

con la tuta blu abisso in cashmere e seta, al dettaglio dell'impronta del pneumatico cheavvolge il giubbottodiseta tech e rende più confortevoli le sneakers, all'abbigliamento per lacittà col piumino grigio in flanella di cachemere foderato a disegni cravatteria, col bomber dicoccodrillo matted col logo sempre più piccolo e sofisticato, col jeans che ha la salpa dipinta a mano col volo dell'aquila, animale simbolo di Stefano Ricci, anch'esso simbolo divelocità.Ogni pezzo una storia.

Giacche decostruite e sfoderate,da quella Cardigan senza revers e di taglio contemporaneoalla Giacca Viaggio ,in seta tech blue denim, idrorepellente e leggera, con la coulissefunzionale.Strumenti per un guardaroba maschile dinamico che si esaltanonegli abiti gessati tono su tono o in microfantasia, fino alla sera con il tuxedo dell'Antico Setificio Fiorentinonero come l’asfalto a disegni di fumi di macchine da corsa sullagrigliadi partenza.

Al Circuito del Mugello che esplode del Tricolore inogni sua parte la famiglia Ricci tributa onore e ammirazione,nel segnodella passione per le auto d'epoca e dell'attaccamento alterritorio vero gioiello d'italianità.